BOTTA E RISPOSTA CON “LO SCERIFFO”



Federico, ti conosciamo per le tue imprese nel drift in Italia, in Europa ed anche in Giappone… ma in Cina come ci sei finito?

Bella domanda, me lo sono chiesto anch’io il primo giorno che ho raggiunto la cima del Tianmenshan Mountain…. Scherzi a parte, è stata Red Bull Cina a contattarmi tramite il Team Orange (scuderia giapponese leader al mondo nel Drifting per cui corro dal 2009) chiedendo specificatamente del sottoscritto per questa impresa spettacolare, non ho fatto domande, ho accettato subito.

La locandina della sfida è semplicemente sensazionale, la tua tuta sembra quella del “ragazzo dal kimono d’oro”, una bella trovata… è stata una tua idea?

La locandina è stata una chicca che ha suscitato un sacco di interesse e curiosità anche in Cina. E’ dal 2010 che disegno personalmente le mie tute fornite e sponsorizzate unicamente da Sparco. Il Kimono è stato fatto dopo tanti anni di competizioni in Giappone… “Metti la cera, togli la cera”, non sono “Daniel-san” del film, ma “Fede-Chan” nella vita vera!

Red Bull Drift Show in Tianmenshan MountainRed Bull Drift Show in Tianmenshan MountainRed Bull Drift Show in Tianmenshan MountainRed Bull Drift Show in Tianmenshan MountainRed Bull Drift Show in Tianmenshan Mountain

Si è trattato di un evento Redbull con show e gara, spiegaci la formula della competizione?

Le regole erano “semplici”: la prima sicuramente non cascare dalla montagna rotolando fino a valle! Per vincere comunque serviva fluidità nelle manovre, raccordare in drift più curve possibili cercando di tenere la velocità massima realizzabile; velocità, stile e drift sono i criteri sui cui si è arrivati al punteggio finale stilato da una giuria internazionale composta da 3 giudici professionisti.

E soprattutto come nasce questa competizione su strada a Tianmenshan Mountain?

Questa competizione nasce dalla potenza e stravaganza che solo Red Bull e pochissime altre aziende al mondo posso avere. Sono onorato e contento di poter lavorare con loro. In questo caso parliamo di Red Bull China, che scegliendo Tianmenshan Mountain come location ha fatto tanto “rumore” nell’ambito del motorsport estremo a livello mondiale, e sono onorato di essere io uno dei pionieri di questa loro grande sfida.

Solo dai video si capisce quanto sia bello, tecnico e dannatamente pericoloso il tracciato. Come avete preparato l’evento?

Insieme a James Tang mercoledì 14 Agosto siamo andati con i cameraman di Red Bull Cina per un sopralluogo e vedere dove sarebbe stato più “stiloso” per le riprese… alla fine, abbiamo fatto arrivare 5 elicotteri (Droni). Dovevamo offrire il massimo delle spettacolo per le aziende coinvolte e il grande pubblico che avrebbe seguito l’evento in diretta nazionale in tutta la Cina sabato 17 Agosto, e poi sui siti, social’s e blog mondiali, insomma… stavamo scrivendo un pezzo di storia del Drifting Mondiale.

Un percorso mai visto prima e una vettura da 650 CV. Come ti sei preparato all’evento e perché una Soarer per la sfida, che è una vettura pesante e lunga?

La scelta della vettura è stata fatta dalla Red Bull, e dalla scuderia di James che forniva le auto. Ad essere sincero, guido qualsiasi “ferro” che abbia le ruote dietro che spingono e un freno a mano che funzioni. Questa volta, la vettura era un bomba e con piccoli accorgimenti alla ciclistica, era come avere addosso un vestito su misura… di sartoria Italiana ovviamente!

Anche ad occhio si vede che c’è veramente poco grip sull’asfalto, hai modificato il tuo stile di guida e il set-up? Il Team Orange che ruolo ha avuto nella preparazione di questa sfida, e soprattutto come e quanto è preparata la Soarer?

Il grip infatti non c’era, ed era molto sporco sui lati della strada… una condizione da “pannolino”… quindi ho fatto delle prove di assetti per capire meglio, stravolgendo la vettura… la conclusione è stata “assetto da bagnato” anche se non pioveva. Con questo set-up la mia Toyota aveva tanto grip in accelerazione per guadagnare velocità, ma era anche sicura in decelerazione (di traverso ovviamente) e morbida il giusto per copiare le sconnessioni delle 99 curve del Tianmenshan Mountain.

Il ruolo del Team Orange è stato basilare e non solo in questa mia vittoria e grande sfida in Cina; ormai sono quasi 5 anni che corro per loro nei D1GP Japan e in tanti altri show Internazionali, mi hanno cresciuto come pilota e come persona, io adoro la filosofia giapponese e tanti loro principi, mischiati con del puro sangue agonistico Italiano…

Beh… torniamo a noi, prima di andare in Cina sono rimasto circa 10 giorni alla mia “base” in provincia, e lo dico con orgoglio, della bellissima Fukushima, dove c’è la Montagna di Ebisu con le piste di casa del Team Orange, allenandomi con il mio maestro e campione del mondo 2006-2012 Nobushige Kumakubo, il mio compagno di scuderia detto “The Professor” Naoto Suenaga sotto gli occhi attenti del nostro Team Manager “Sleepy” Hiroki Furuse ho fatto circa… 50 ore in 8 giorni.. , con vetture da soli 130 CV… proprio alla “Karate Kid”… tutto questo nel famoso “Tougue” ovvero la strada di montagna giapponese che abbiamo utilizzato come pista di allenamento. E’ qui che è nato il vero drift oltre vent’anni fa sulle strade giapponesi, di notte, in maniera clandestina… Che poi è la stessa strada di montagna usata per il film “Tokyo Drift” della serie Fast&Furious (gli stunt del film sono i miei compagni di scuderia!). Questo allenamento in Giappone mi ha permesso di sapere quello stavo facendo sul Tianmenshan Mountain e come dovevo farlo per non rischiare la vita, e fare una bellissima performance.

Red Bull Drift Show in Tianmenshan MountainRed Bull Drift Show in Tianmenshan MountainRed Bull Drift Show in Tianmenshan MountainRed Bull Drift Show in Tianmenshan MountainRed Bull Drift Show in Tianmenshan Mountain

99 micidiali curve fino alla vetta e una strada strettissima con semplici parapetto di contenimento tra il monte Tianmenshan e l’abisso del vuoto. Che sensazioni ti ha regalato gareggiare su strada e in particolare su un percorso con muretti a sfioro e strapiombi da vertigini?

Non ci crederà nessuno ma io soffro di vertigini! Quando prendo l’aereo devo chiudere i finestrini laterali, altrimenti è finita… Quando in Cina ero seduto in macchina, facendo quello che più mi piace nella vita, la concentrazione, la soddisfazione miscelata con adrenalina e stanchezza che ti rende ancor più attento a quello che fai, mi faceva dimenticare il rischio e non pensavo a cosa poteva o non poteva succedere, sapevo quello dovevo fare, e come andava fatto. Quando scendevo esausto dalla Toyota, con circa 42 °C esterni e circa 58 °C in macchina, guardavo il panorama magico del Tianmenshan Mountain, e mi ripetevo a me stesso (come in tante altre occasioni) di essere un ragazzo fortunato che sta realizzando, passo per passo, con tanta passione e fatica, i propri sogni nella vita.

Hai stracciato il tuo rivale e ottenuto uno score altissimo di 96,5 punti e una velocità di punta di circa 170 km/h. Qual è stato il tuo segreto per battere James Tang, cinese di Honk Kong che in qualche modo giocava in casa?

James Tang, appunto perché giocava in casa aveva una maggior pressione mentale. Il Drift se non sei lucido, determinato ma rilassato, non funziona bene. James Tang è un grandissimo pilota di velocità con tante vittorie alle spalle in Cina e persona fantastica di grande carattere. Ho capito dalle facce di tutti quando sono arrivato in alto che forse, avevo fatto un delirio e una performance di altissimo livello.

Ora che sei anche The King of Drifting on the Heaven Road, in quale altra sfida ti cimenterai?

Ho ancora più stimoli dopo questa grande esperienza e bellissima vittoria . Voglio affinare ancora di più la mia tecnica di guida e stravaganza nel fare Drift, per poter offrire altre emozioni forti a tutti gli appassionati di sport automobilistici estremi e non. Il mio grande obbiettivo dal 2009 è quello di essere il primo pilota non giapponese a vincere una stagione del D1GP in Giappone, ci sto lavorando a testa bassa da qualche anno, non mollerò mai fino ad obbiettivo raggiunto. La Cina mi è piaciuta molto e sicuramente è stato un bellissimo inizio ed un’esperienza unica. Raggiunte l’obiettivo nel D1 GP, chissà, potrei pensare di andar a conquistare anche il grande pubblico Americano!